
Foligno, terza città dell'Umbria, è il centro commerciale e industriale più ricco ed importante della Valle Umbra e il principale centro di comunicazioni dell'intera regione. L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, fondata dagli "Umbri Fulginates". La Fulginia umbra, poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flamina (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Timea romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. La città fu prefettura e municipio iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale. Fu importante comune ghibellino nel medioevo e, nel rinascimento, sotto la signoria dei Trinci, estese i suoi confini fino all'Abruzzo. Il centro storico della città conserva edifici religiosi e palazzi signorili di assoluto pregio: il Duomo di San Feliciano, con una facciata secondaria del 1201; il palazzo Comunale con la sua torre campanaria del XVIII sec.; palazzo Trinci stupenda dimora gentilizia sede del Museo della Città; la Chiesa romanica di Santa Maria Infraportas con affreschi del Nelli, di Ugolino di Gisberto, dell’Alunno e del Mezzastris; l’oratorio della Nunziatella, pregevole esempio di architettura rinascimentale con due affreschi del Perugino. Nei dintorni molto interessanti l’abbazia di Sassovivo (XI secolo), con stupendo chiostro romanico, unica per l’atmosfera mistica che si respira negli ambienti benedettini, la chiesa di Santa Maria in Campis, basilica paleocristiana restaurata nel XIX secolo, e la Rocca dei Trinci (XV secolo) in località Sant'Eraclio. Natura Oltre la possibilità di vistare le bellezze cittadine, Foligno e il suo comprensorio offrono la possibilità di godere di un ambiente naturale particolarmente accattivante costituito da monti le cui pendici sono ricoperte da uliveti. Di grande interesse naturalistico il Parco regionale di Colfiorito, vasto altopiano con elementi di eccezionale valore: la palude che raccoglie rare specie floristiche e vegetazionali e che ospita uccelli acquatici, il monte, e le testimonianze archeologiche della città romana di Plestia. Prodotti tipici: la patata rossa di Colfiorito, la lenticchia, formaggi tipici. La Giostra della Quintana: giugno – settembre, rievocazione storica ripresa nel 1946, si ispira a una gara a cavallo che risale al XVII secolo e che si proponeva di determinare l'ordine di priorità per un cavaliere d'onore nella fedeltà al principe o alla dama del cuore.
Festival I Primi d’Italia: settembre-ottobre, i migliori chef italiani si cimentano nella preparazione e nella degustazione di piatti regionali e nazionali.
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